

I cortili, una sorta di “salone” di vicinato, raccontano la storia locale. Almeno del territorio belicino.
Il sisma del gennaio 1968, oltre a stravolgere il territorio, archiviò anche i cortili. Scomparsi totalmente nei Comuni a “totale trasferimento”. Quasi abbandonati nei Comuni a “parziale trasferimento”.
Salvatore Maurici e Simona Tavella accendono un riflettore su Cortile La Genga, a Sambuca di Sicilia. E lo fanno a modo loro, in punta di piedi e chiamando a raccolta gli artisti del territorio: poeti, scrittori, pittori e musicisti.
L’appuntamento è per giorno 27 agosto, a partire dalle ore 17,00.
“Gli spazi abitativi, anche a causa del terremoto si sono ampliati a danno del centro storico che nel corso dei decenni si è via via spopolato e si va sbriciolando come la pietra arenaria con cui era stato costruito. Ci sono strade e cortili ormai disabitati. Incentivare l’arrivo di nuovi abitanti, come sta tentando di fare l’Amministrazione comunale, è una buona iniziativa. Ma non risolve il problema degli spazi vuoti, dei cortili abbandonati qual è oggi il Cortile La Genga” – spiega Salvatore Maurici.
Il progetto è semplice. “Con alcuni amici artisti e poeti – dice maurici - abbiamo pensato di farlo rivivere almeno in modo occasionale, affidandoci alla forza dell’arte e della poesia. Con un progetto che parte dal basso. Un polo d’arte che punta a richiamare sul posto gli amanti della Cultura”.
Il progetto è stato inserito nella programmazione degli eventi estivi promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Leo Ciaccio.
Per l’occasione saranno inaugurate la “Casa di Anna e Gaspare”, la mostra personale di Pino Terracchio, una estemporanea di pittura degli artisti del territorio ed una mostra di disegni di bambini. Previste anche recitazioni teatrali e book crossing.
Il pomeriggio sarà dedicato a Vincenzo Sciamé, Enzo Maniscalco e Mimmo Triveri.