

“Cu nesci arrinesci”. “Non nego che alcuni siciliani, trasportati fuori dall’isola, possano riuscire a svegliarsi. Ma devono partire molto giovani, a vent'anni è già tardi, la crosta si è formata”, dice don Fabrizio Corbera principe di Salina ad un attonito Chevalley.
Questo detto siciliano non deve valere per Accursio Soldano, un intellettuale a 360 gradi, di Sciacca. Ovvero vale in parte. Lui, giornalista e scrittore, ha solide radici piantate sulla costa che mira l’isola Ferdinandea, che diede i natali a Saverio Friscia, il patriota che alle elezioni del 1880 ebbe la meglio su Emanuele Navarro grazie all’appoggio della massoneria, e che fu teatro della contesa tra due potenti famiglie nobili siciliane del tardo ‘400: i Luna e i Perollo.
Soldano è “sveglio”, contrariamente al resto dei siciliani.
Ma “pi arrinesciri” la sua attività letteraria (almeno quella) è dovuta uscire fuori dall’isola, dando ragione allo “zione” di Tancredi Falconeri. E dare “ragione” ad un esponente dell’anziano regime, per Soldano, deve essere stata una amara medicina da ingoiare.
Il suo romanzo “Il venditore di attimi”, diventerà infatti un film con la regia di Rocco Mortelliti.
“Il venditore di attimi” è il romanzo d’esordio di Accursio Soldano. Racconta di Alfred, un uomo ancor giovane, con un discreto lavoro in un ristorante e una bella famiglia di cui fanno parte la moglie Greta e la figlia Teresa che si trova in un momento difficile. E’ scoraggiato per le infinite ma, comunque, normali difficoltà della vita che ora egli vede come rilevanti, a tratti insormontabili. Si reca, così, sulla spiaggia per porre fine alla sua esistenza. Ma, come in un film o in un sogno, qualcuno s’avvicina proprio nel momento cruciale. Si tratta di uno sconosciuto che gli fa, senza presentarsi, strani discorsi dalla storia di Mary Poppins ad altre vicende ad Alfred sconosciute. E’ l’uomo a raccontarle, tirando fuori dalla propria valigia fogli ricchi di annotazioni e di ricordi. Gli parla di suoi amici e quelle storie sono tutte tristi, con un finale anche tragico ma che generano in Alfred quel breve tempo di riflessione e cambiamento di rotta, ovvero il radicale mutare delle proprie intenzioni. Non può lasciare il mondo così, con mille cose in sospeso.
Si avvia verso casa ma lo sconosciuto continua a fargli compagnia. Così, inspiegabilmente, Alfred, seppur titubante lo invita e lo presenta a moglie e figlia come un vecchio compagno di studi anche se di lui continua a non conoscere neppure il nome.
Ma sono i bambini quelli a cui non si può negar la verità e quando la piccola Teresa, rimasta sola con lui, gli chiede: “Tu che lavoro fai?” l’uomo risponde: il venditore di attimi. Questa l’essenza del libro: lo sconosciuto, venuto da chissà dove, ha un compito ben preciso e lo espleta attraverso racconti di vita, a volte tristi e insoliti ma accomunati dal desiderio di fare, di cambiare e che sono in realtà pagine di letteratura scritte da grandi scrittori. Da Jean Paul a Jan Potocky fino a Pirandello.
Di questo romanzo era già stato tratto un adattamento teatrale messo in scena, in concorso, al Fringe festival di Roma per la ragia di Mariella Gravinese.
Soldano ha pubblicato anche il romanzo “La maledizione dell’abbazia di Thelema”, il saggio “Giuseppe Mario Bellanca, e i pionieri sulle macchine volanti” e diversi testi teatrali ultimamente pubblicati nella raccolta “Commedie ed altri incidenti” (Aulino Editore).