

di Joseph Cacioppo
“Scarafaggi maculati” è “una specie di giallo, anche se non c’è il morto, Ci sono però tanti “feriti”, tutte le personalità del paese degne di questo nome, dal sindaco ai segretari dei partiti, fino al presidente della Cassa Rurale”, si legge sulla quarta di copertina.
L’autore è Nonuccio Anselmo, già redattore capo del Giornale di Sicilia. Il libro è pubblicato da “Mohicani edizioni”.
Sullo sfondo c’è il referendum sul divorzio tenutosi il 13 maggio del 1974. E non è solo una scusa per datare l’ambientazione della storia.
Una storia intrigante, che si sviluppa su due piani di narrazione destinati a congiungersi.
Una scrittura semplice ed accattivante, che denota i quarant’anni di attività giornalistica dell’autore. I vizi e le virtù dei paesi dell’entroterra siciliana vengono messi a nudo attraverso il rimando alle più famose canzoni in dialetto.
La realizzazione di un ponte rimanda all’aspettando Godot di Breckett ma rischia di depistare le indagini del maresciallo del paese. Anche per via degli scarafaggi maculati da salvaguardare. Il finale è degno dei migliori gialli, anche se c’è di mezzo “u Babbu”, da non con confondere con il classico “scemo del villaggio”.