

Lauda del Natale
Per lo vostro gran valore, Vergine Maria,
ci hai fatto un bambino ch’è la vita mia.
Un dolce bambino voi ci avete fatto,
grand’e picciolino da tenerlo in braccio,
baciando e abbracciando n’averem sollazzo:
non voglio altra gioia, nessuna che sia.
Vergine Maria, chinal nel presepio
quel dolce bambino: goderem con esso;
chi nol sa pigliare stringasse al petto,
che non possa cessare la dolcezza sua.
Del vostro bambino affannati siamo
e colli nostri cuori lo desideriamo;
accattaci grazia che noi lo contempliamo
e tegnamoci sempre in della sua balìa.
Quel dolce bambino gambetta in del fieno,
colle braccia scoperto, non lassa pel gelo;
la madre lo ricopre con gran desiderio,
mettendoli la puppa nella sua bocchina.
Puppava lo bambino la dolciata puppa,
stringeala colla bocca, colle sue labbruccia;
ciuppa ciuppa ciuppa, non vuol ministruccia,
perché non aveva dentucci la bella bocchina.
O vera umanitade, come se’ aggrandita,
colla divinitade tu se’ unita;
la Vergine Maria ne prende letizia
e a noi peccatori ne fa cortesia.