

di Laura Bonelli
Il cerimoniere funebre è spesso considerato, almeno per il pensiero comune, un ruolo di secondo piano. Nella realtà dei fatti si tratta di una figura che interagisce con le persone nel momento del massimo dolore, quando la perdita del familiare o amico è appena accaduta e non c’è ancora elaborazione del lutto. Risulta quindi necessaria, a pari merito delle figure sanitarie, una formazione psicologica e tecnica, perché lavorare costantemente a contatto con il dolore è una delle condizioni di più ardue che ci siano. Il manuale RITUALITA’ DEL SILENZIO – guida per il cerimoniere funebre di Maria Angela Gelati (nuovadimensione) è un libro di grande ricchezza, sia per chi vuole intraprendere questa difficile carriera sia per il lettore comune, perché ricorda che la morte è un passaggio dell’esistenza, vissuto indifferentemente in termini laici o religiosi, che necessita di dignità e attenzione. Il saggio si avvale dei contributi di operatori del settore, psicologi, musicisti, attori che danno valore e completezza all’argomento, (ancora tabù e vissuto con stridore per la società occidentale) ricordando che molto della nostra esistenza è sovrastruttura che si annienta nel momento del trapasso.
Per quanto un albero possa diventare alto,
le sue foglie, cadendo, torneranno sempre alle radici
(proverbio cinese)