

di Laura Bonelli
La dispensa, si sa, è un luogo che contiene tante cose buone. A volte è talmente ricolma che ci si scorda cosa contenga perché, nascosti da pacchi di biscotti o farina, certi acquisti meno quotidiani finiscono per essere dimenticati. Il libro La dispensa delle spezie e delle erbe – Prontuario per cucinare con le spezie e le erbe aromatiche scritto da Natale Fioretto e Roberto Russo (GRAPHE:IT) rimette ordine nella madia e ci fa scoprire, oltre a droghe di uso comune, certe spezie come il macis, il sommacco o il pimento comprati ad un mercatino esotico e finiti nell’oblio.
Un manuale utile e divertente, (perché la cucina è tutto questo) organizzato in quattro sezioni: le schede tecniche che propongono gli abbinamenti tra spezie e alimenti, le schede di approfondimento delle singole piante, che spiegano le origini, gli usi tradizionali e le proprietà terapeutiche. Le ricette pensate e sperimentate dagli autori, gustose e di semplice realizzazione e in mezzo, mentre la torta di cipolle si cuoce in forno o la zucca e le patate sfrigolano in padella per la preparazione della crema di zucca al coriandolo, si può impiegare il tempo d’attesa nei giochi enigmistici, sempre in tema con le protagoniste del libro, risolvendo i cruciverba che chiedono quale sia una delle quattro varietà del Cedrus o la spezia più costosa dopo lo zafferano e la vaniglia. Un’appendice scritta da Maria Concetta Bomba dal titolo Spezie e sapienza biblica è una breve riflessione sui simboli e sui profumi che “oltrepassano i confini per aprire ad una comunicazione”.