

Nella giornata in cui si ricordano le violenze sulle donne c’è anche chi “espone” l’amore e l’attenzione per il gentil sesso. L’altro lato della medaglia. E’ la mostra che volge al termine organizzata dalla Pro Loco di Montevago. Tante storie esposte. Non parlano di violenze sulle donne. Anzi. Ne esaltano la bellezza, il garbo, il ruolo. Sono i lavori degli allievi (persone normalissime) del maestro Paolo Manno. Tante le opere esposte. Una diecina sono posizionate una accanto all’altra. Su cavalletti da pittore. Ma si percepisce che non si tratta di semplici opere su cavalletto. Il cavalletto è ricoperto da una stoffa. Una sorta di vestito. E sulla stoffa-vestito è poggiato l’opera d’arte che rappresenta il volto di una donna. Non ci vuole molta fantasia per riconoscere nella scenografia una serie di “donne”, espresse dall’arte, poste una accanto all’altra. Quasi tenendosi per mano. Quasi a darsi coraggio, a fare muro contro la malvagità o ignoranza del maschio. Un omaggio all’altra metà del cielo proprio nel giorno in cui si ricordano le brutture che le vedono protagoniste involontarie. In altri luoghi, oggi, si è parlato di femminicidio, di violenze entro le mura domestiche. Qua, presso i locali della Pro Loco di Montevago, si “raccontano” altre storie. Storie di chi si è cimentato con pennelli, colori, spatole e materiali vari. Dando corpo ad un misto di quadri-sculture. Con oggetto principale la donne. Un ottimo auspicio perchè qualcosa possa cambiare.