

Tra qualche settimana potrebbe iniziare la produzione regolare di pane e pasta con farina di grani antichi. E’ quanto emerso nel corso del tavolo tecnico di degustazione enogastronomico promosso dall’azienda agricola Melchiorre Ferraro di Santa Margherita di Belice. Specialisti ed addetti ai lavori hanno messo in evidenza che le farine di grani antichi, quale il “giustalisa”, contengono una percentuale minore di glutine.
E dalle farine derivano gran parte delle intolleranze alimentari.
L’iniziativa ha coinvolto esponenti del mondo universitario e dell’istituto alberghiero di Castelvetrano, nonché imprenditori del territorio e giornalisti.
Presenti i rappresentanti del panificio Gaetano Arabella, di Montevago, e “C’è pasta per te”, di Santa Margherita di Belice, le due aziende del territorio che dovranno realizzare pane e pasta utilizzando farina di “giustalisa” prodotta dall’azienda agricola di Melchiorre Ferraro.
La manifestazione enogastronomica si è svolta presso il ristorante Opuntia. Con la collaborazione degli chef Francesco Mauceri, Michele Ciaccio, e il direttore di sala Lillo Cicio.
Ad ogni piatto, a base di “giustalisa”, è stato abbinato un vino delle Cantine Settesoli e Corbera. Nell’occasione Francesco Santoro, presidente della Corbera, ha annunciato una novità entro la fine dell’anno.
Numerosi i partecipanti. Presenti giornalisti ed autorità.
Tutti hanno apprezzato sia le pietanze a base di “giustalisa” che i vini abbinati. Maggiori dettagli sul prossimo numero de L’Araldo.