

Entrata a gamba tesa, del potente capo dell’Ufficio tecnico comunale, nella competizione elettorale margheritese. Una sorta di indicazione, da vero e indiscusso “sindaco di fatto”, al “sindaco dei selfie” che si ricandida. Almeno questa è la prima impressione che si ha leggendo il post che l’ing. Aurelio Lovoy ha pubblicato sul suo profilo facebook.
Il post trae spunto dalla pubblicazione del programma elettorale del candidato sindaco Franco Valenti. Il potente dirigente dell’Ufficio tecnico si complimenta per l’ottimo programma. Anche se, molto probabilmente, ha contribuito alla sua stesura.
L’ing. Aurelio Lovoy pare abbia letto anche i programmi elettorali degli altri tre candidati sindaco del Comune di Santa Margherita di Belice, visto che ne fa una analisi cruda. Il programma di Valenti – secondo il post di Lovoy – contiene i punti cardine del progetto politico del sindaco in scadenza, e cioè: “serietà, onestà, disinteresse personale e amore nei confronti della nostra cittadina”. Nessun cenno ai contenuti dei programmi elettorali degli altri tre candidati sindaco. Eppure il giudizio del potente capo dell’Ufficio tecnico è tranchant: Valenti è il buono e gli altri tre sono i cattivi.
Augura a Franco Valenti “una campagna elettorale piena di emozioni e di fatti concreti che porti alla affermazione dei valori scritti nel cuore di ogni cittadino onesto di questo Paese”. Mentre ai “cattivi” non fa sconti. “Si scontrerà, purtroppo, – scrive Lovoy rivolgendosi a Valenti – con verità nascoste dietro il paravento della politica, con interessi personali di gruppi costituiti appositamente e che proveranno a spacciare per interessi della città di Santa Margherita di Belice quelle che, in verità, sono solo e soltanto le loro ambizioni di piccoli uomini”.
Per il “sindaco di fatto” di questi ultimi cinque anni, pare che dai programmi elettorali dei candidati: Pier Paolo Di Prima, Joseph Cacioppo e Pasquale Saladino (che si contrappongono al “sindaco che ha indossato la fascia solo per i selfie”), emerga che i gruppi di cittadini che li sostengono siano stati “costituiti” soltanto per “interessi personali”. Colpisce il giudizio sprezzante sull’impegno di tre margheritesi, che si espongono al giudizio degli elettori margheritesi, definendolo “ambizioni di piccoli uomini”.
L’ing. Aurelio Lovoy non spiega da quali parti dei programmi elettorali abbia tratto il suo convincimento. Ovvero se il suo post sia frutto solo di suoi eventuali risentimenti personali. Sta di fatto che l’ingerenza nella campagna elettorale margheritese è pesante, specie se l’opinione viene da un dirigente che non vota a S. Margherita di Belice.
Il commento del potente capo dell’Ufficio tecnico pone delle perplessità: il giudizio sprezzante sui tre candidati sindaco gli è stato commissionato o si è in presenza di una direttiva al “sindaco dei selfie” diramata dal “sindaco di fatto”? I prossimi comizi saranno l’occasione per verificare se Franco Valenti si atterrà alle direttive impartite dal potente capo dell’Ufficio tecnico di Santa Margherita di Belice.