

di Joseph Cacioppo
Ignazio Abate, presidente della speciale commissione edilizia ex art. 5 L. 178/76 di S. Margherita di Belice, su delega del sindaco Franco Valenti, si è dimesso. Il segno tangibile che è iniziato il "rompete le righe" dell'Amministrazione Valenti? Le motivazioni sono quelle classiche della politica: "impegni familiari e professionali". Già. Tradotto dal politichese (Abate è un politico di lungo corso) significa: tempo scaduto. Altro giro altre prospettive. Segnale politico chiaro, in vista delle elezioni comunali del maggio prossimo.
Abate ringrazia anche tutti quelli che lo hanno "collaborato". Nessun cenno al fatto che da parecchi mesi la speciale commissione edilizia è paralizzata. Sedute deserte. Nessun cenno all'appello con il quale si chiedono le dimissioni dei Massoni "ragazzini" che, ancorché detengano la maggioranza in seno alla commissione ex art. 5, dall'inizio di legislatura paralizzano il settore edile margheritese. Nessun cenno all'inerzia del primo cittadino che non ha mosso un dito per stimolare i componenti a partecipare alle sedute della commissione. I "ringraziamenti" sanno di schiaffo.
Ed il primo cittadino del paese del Cafè House pare abbia accusato il colpo. Pare abbia pubblicato sulla sua pagina facebook la lettera di dimissione dell'architetto Ignazio Abate.
Per prevenire speculazioni politiche? Già. Non risulta che abbia pubblicato l'analoga lettera di dimissioni dell'altro suo delegato: Matteo Raimondi, avvenuta circa un anno fa.
No, le motivazioni contenute nella lettera di dimissioni non ci convincono. Per L'Araldo sono il segnale che molti aspettavano: rompete le righe, il sindaco Valenti ha fatto il suo tempo.
Da parte nostra rilanciamo l'appello sulla speciale commissione edilizia: i Massoni "ragazzini" che ne fanno parte seguano l'esempio di Ignazio Abate. Si dimettano. Per rispetto alle Istituzioni cui appartengono e per il bene di Santa Margherita di Belice.