

di Felice Ferraro
Assemblea pubblica a S. Margherita di Belice, giovedì 21 ore 20,30 in via Libertà: per una sana e robusta Costituzione c’è chi dice NO!
La parola “assemblea” deriva dal francese “assemblée” ossia mettere insieme, riunire, convocare.
Un’assemblea pubblica nasce, quindi, dall’esigenza di riunire una comunità, una platea di cittadine e cittadini, per discutere e approfondire tematiche di vasta portata.
L’assemblea convocata dal Coordinamento per la democrazia Costituzionale locale per il 21 luglio è la diretta conseguenza di tale necessità, divenuta col passare del tempo un obbligo morale e civile.
E’ sempre più discussa dai media (e non solo) la riforma costituzionale Renzi-Boschi, la cui attuazione, in caso di vittoria dei SI al referendum d’autunno, metterebbe in serio pericolo la nostra sostanziale democrazia.
La riforma – secondo alcuni autorevoli osservatori - segnerebbe una svolta verso forme di potere personale e, contestualmente, verso il ridimensionamento del Parlamento, in parte non più elettivo a causa dell’Italicum, la nuova legge elettorale voluta, ancora una volta, dal governo. Molti sono gli osservatori, i costituzionalisti, gli storici e i giornalisti a temere una svolta, una deriva autoritaria basata sul potere del premier, capo del governo e di fatto “manipolatore” del Parlamento.
A tal proposito il costituzionalista Stefano Rodotà ebbe a dire che: “abbiamo già perduto parte consistente della democrazia rappresentativa, l’Italicum è la conferma di questo orientamento con cui è nata la democrazia di appropriazione … qualcuno si sta appropriando della democrazia”.
Per evitare questo scenario triste e non troppo lontano, riteniamo opportuno, dunque, avviare nel nostro piccolo la stagione referendaria con un momento di confronto, di riflessione collettiva qual è, appunto, lo strumento assembleare.
In un momento di lontananza popolare dalla politica, decadimento delle istituzioni e scomparsa del senso civico, del senso di cittadinanza, vogliamo favorire la discussione, l’approfondimento, la semplice informazione su un tema tanto delicato quanto importante.
Speriamo in una larga partecipazione , in quella sete di conoscenza, di informazione e cultura che è il motore del nostro vivere civile.
Mobilitiamoci per la difesa della Costituzione, forse l’ultimo valore unitario in cui possiamo riconoscerci, perché in ballo non c’è solo l’eliminazione di 200 senatori, ma la nostra stessa democrazia rappresentativa. Mobilitiamoci in difesa della Repubblica e della nostra Italia, diamo voce a chi per una sana e robusta Costituzione dice NO!