

"Io non ci sto più". Questa la frase che ha caratterizzato il 48° anniversario del sisma del gennaio 1968 che sconvolse la Valle del Belìce. A pronunciarla è stato il sindaco di Santa Margherita di Belice, Franco Valenti. Era il 15 gennaio 2016. A quella data, la speciale commissione edilizia, che si occupa dei progetti edilizi degli immobili interessati dal terremoto del '68, a S. Margherita di Belìce da un mese non veniva convocata. Ad oggi, 30 gennaio 2016, dopo un mese e mezzo dall'ultima seduta della speciale commissione edilizia, non si ha notizia che la Commissione ex art. 5 L. 178/76 di S. Margherita di Belice sia stata convocata.
A chi era rivolto lo "sfogo" del sindaco Franco Valenti pronunciato il 15 gennaio scorso?
La speciale commissione edilizia è stata istituita con una legge del 1976. Archeologia. Di essa fanno parte dei componenti di nomina politica: tre eletti dalla maggioranza consiliare e due dalla minoranza. A presiederla è il sindaco, o un suo delegato. Archeologia.
Da tempo i politici sono stati esclusi dagli atti di gestione. Così non è stato per la ricostruzione del Belìce. E così, dopo 48 anni, la ricostruzione della Valle del Belìce risente degli umori della politica locale.
Mentre la politica nazionale e regionale punta alla semplificazione dell'iter burocratico connesso all'edilizia: istituto del silenzio-assenso, DIA (denuncia inizio attività), ed è in arrivo la "conferenza di servizi" online, la ricostruzione del Belìce dipende ancora da una commissione i cui membri, in maggioranza, sono eletti dal consiglio comunale. Ed i tempi per l'esame di un progetto sono bibblici.
Eppure lo spirito delle "commissioni ex art. 5 L. 178/76" era proprio quello della "conferenza di servizi": in una sola riunione si ottenevano tutti i pareri previsti per l'approvazione definitiva di un progetto edilizio.
Adesso con la scusa della "specialità" si disattendono tutte le norme che puntano a semplificare le procedure del settore edile e del procedimento amministrativo. Malgrado lo "sportello unico dell'edilizia" sia stato recepito anche in Sicilia, la ricostruzione post-terremoto armeggia ancora con attrezzi archeologici. Per consentire alla politica locale di non deporre le armi.
Già, a chi era rivolto lo "sfogo" del sindaco Valenti pronunciato il 15 gennaio scorso?