

Piazza Matteotti piena per il primo comizio del candidato sindaco Calogero Maggio. Segno che i margheritesi partecipano a questa competizione elettorale per cercare di capire che cosa li attende per i prossimi cinque anni. Segno che, dopo i cinque anni dell'amministrazione Santoro, sperano che si può risalire la china. Malgrado la grave crisi economica. Già con la presentazione della lista di Farnco Valenti, la gente era accorsa in massa: qualcuno ha indicato una folla di 500 persone, altri di 800. Con il comizio di Calogero Maggio le presenze sono raddoppiate. Sul palco, la domenica del 22 aprile, si sono alternati Lucia Rabito, Giuseppe Mangiaracina, Giorgio Mangiaracina ed il candidato sindaco Calogero Maggio. Toni pacati in questi primi incontri politici pubblici. Le colombe pare abbiano avuto il sovravvento sui falchi. Buon segno. Non sono mancati piccole "frecciatine", ma sempre con toni pacati. Buon segno. La grave situazione socio-politica lasciata dall'autore dello slogan "pane, lavoro e prospettive", deve essere servita per anteporre il "bene comune" alle bagarre. Speriamo che duri. Pochi i riferimenti, almeno fino ad ora, alle questioni concrete che interessano Santa Margherita di Belice. Soltanto Maggio ha fatto un breve cenno alla questione degli oneri concessori. Nessuno, nemmeno nei programmi, ha accennato alla mancanza del SUAP (sportello unico attività produttive), come nessuno ha chiarito se S. Margherita può vantarsi di avere uno o due regolamenti edilizi vigenti. Nessuno ha chiarito in che modo e con quali tempi si procederà a redigere il progetto delle opere di urbanizzazione della zona Pasotti. Ma siano solo all'inizio dei comizi elettorali. Siamo fiduciosi.