

Potrebbe avvenire prima delle feste pasquali il cambio al vertice dell'Istituzione "G. Tomasi di Lampedusa". I tempi sono maturi. Ci sarebbe solo da trovare la formula più opportuna: dimissioni per "impegni familiari" o ordinaria "alternanza politica".
Il sindaco Franco Valenti si sta trovando in grosse difficoltà di immagine per la storia della mancanza di trasparenza sull'operato dell'Istituzione. Malgrado la legge anticorruzione imponga la pubblicazione sul sito istituzionale, l'attuale presidente delegato, se ne impipa. Mettendo in serie difficoltà anche il Responsabile Anticorruzione. Quest'ultimo, rispondendo ad una specifica richiesta de L'Araldo, ha cercato di ritardare il rilascio degli atti richiesti con una nota elusiva "stiamo provvedendo". Ma resta il fatto che gli atti di competenza dell'Istituzione continuano a non essere pubblicati sul sito istituzionale.
Ma poi c'è anche una questione politica. Con l'istituzione dell'assessorato alla cultura, si sarebbe creato un duplicato che mette in discussione le due figure istituzionali: le feste di piazze sono organizzate dal presidente dell'Istituzione o dall'assessore alla cultura? E quello che esula dalle feste di piazza (e che non viene fatto) a chi compete? Ecco perchè il nome più accreditato per essere delegato, dal sindaco Franco Valenti, a presiedere l'Istituzione "G. Tomasi di Lampedusa" è proprio Tanino Bonifacio il quale verrebbe a rappresentare l'unica cabina di regia degli eventi culturali margheritesi.
A questo si aggiunge il famoso "manuale Cencelli": può un solo consigliere comunale portare a casa due cariche, la presidenza del Consiglio comunale e la presidenza, per delega del sindaco Valenti, dell'Istituzione?
Tra l'altro qualcuno fa notare che si potrebbe essere in presenza di conflitti di interessi. Il presidente del Consiglio comunale, infatti, dovrebbe controllare l'operato dell'Istituzione. Ma il fatto che viene violata sistematicamente la legge sulla trasparenza istituzionale, significa che il presidente del Consiglio comunale non ha nessuna intenzione di fare le pulci all'attuale presidente, delegato, dell'Istituzione. Coma mai viene da chiedersi? Intanto la colomba pasquale è in arrivo. Chissà chi la gusterà stando seduto sulla poltrona di presidente dell'Istituzione "G. Tomasi di Lampedusa".