

E' un ringraziamento implicito quello che il capo dell'Ufficio tecnico del Comune di Santa Margherita di Belice, l'ing. Aurelio Lovoy, ha indirizzato al consigliere comunale Toni Rosalia. Il ringraziamento pubblico risulta annotato nella delibera che da conto della seduta del 28 novembre in cui il civico consenso ha preso atto delle correzioni apportate al piano regolatore generale (PRG).
Chiamato ad illustrare il testo del PRG corretto, l'ing. Aurelio Lovoy ha infatti sottolineato che il regolamento edilizio comunale (REC) "aggiornato a novembre" e sottoposto all'esame del Consiglio "a suo giudizio supera in qualità e in validità tecnica quello depositato ad ottobre". Ma la versione di "ottobre" era stata "stoppata" proprio dal consigliere comunale Toni Rosalia, in veste di presidente della commissione consiliare urbanistica, che l'aveva ritenuta poco chiara e poco leggibile. Dopo le perplessità avanzate da Toni Rosalia, l'Ufficio tecnico aveva rivisto il tutto "partorendo" un testo di "maggiore qualità".
Ma qual'è il testo approvato dal Consiglio comunale?
E qua il mistero si infittisce. Il presidente Francesco Ciaccio ha chiesto "se le modifiche apportate sono quelle riportate in grassetto" e il capo dell'Ufficio tecnico ha confermato senza esitazione. Il testo fatto avere a L'Araldo, e pubblicato su questo sito alla sezione "Territorio & Burocrazia", non riporta nessuna parte in "grassetto". E quindi, stando a quanto riportato nel corpo della delibera n. 47 del 28 novembre scorso, il testo sia del R.E.C. che delle norme tecniche di attuazione (N.T.A.), approvato all'unanimità dal consiglio comunale, non dovrebbe essere quello pubblicato da L'Araldo.
I testi del R.E.C. e delle N.T.A. approvati, però, non si trovano allegati nè alla delibera pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Santa Margherita di Belice, e nemmeno nella sezione "Trasparenza Amministrativa". Strano, visti gli obblighi di legge in materia di trasparenza, ma siamo a Santa Margherita di Belice. Ed il corso sulle norme anticorruzione, tenuto dal Responsabile alla Trasparenza, si è tenuto soltanto giovedì scorso.
E le stranezza non finiscono qui. L'ing. Aurelio Lovoy ha precisato che "il Consiglio Comunale è chiamato a prendere atto delle modifiche che discendono dal decreto assessoriale (DDG 28.04.2010, ndr), seguendo articolo per articolo le norme tecniche di attuazione". Ma il verbale della commissione consiliare (letto durante la seduta consiliare) dice un'altra cosa. "I consiglieri Giampaolo, Mangiaracina e D'Antoni - si legge nel verbale - hanno proposto alcune variazioni al testo originario, che hanno tenuto conto delle osservazioni allegate al P.R.G. e segnalate da diversi cittadini e professionisti".
Il dubbio, che nè l'assessore all'urbanistica e nemmeno il presidente del Consiglio comunale, hanno chiarito (e difficilmente chiariranno), è semplice: il Consiglio comunale si è attenuto a riportare su carta tutte le osservazioni approvate dalla Regione o solo quelle "proposte" dai tre consiglieri Giampaolo, Mangiaracina e D'Antoni - che si sono fatti portavoce di "diversi cittadini e professionisti" - con il placet dell'ing. Aurelio Lovoy?