

Riceviamo e pubblichiamo
Stimatissimo Direttore,
un grido di gioia che parte da Milano e si diffonte in tutto il mondo in onore di tutte le nostre Mamme.
Finalmente si è realizzato un mio sogno di onorare la Mamma attraverso la dedica di una via del Comune di Santa Margherita di Belìce.
Da più di trenta anni è sorto in me il desiderio di ricordare le nostre mamme dedicando loro una via in contrada Itria.
Malgrado le mie autonome iniziative, però, l’idea pur suscitando molto interesse nei margheritesi non è mai decollata. Vuoi per i vari passaggi burocratici necessari, vuoi per la scarsa sensibilità mostrata da chi doveva attivarsi.
Ma ciò non mi ha fatto demordere.
Mi sono sempre rivolto a tutte le autorità comunali che si sono alternati dal 1980 ad oggi, ricevendo sempre apprezzamento e promesse ma fino ad oggi nulla di fatto.
Il mio progetto, il mio sogno stava per rimanere tale, quando - nei giorni scorsi- una telefonata dell’architetto Paolo D’Antoni mi ha fatto capire che, ogni tanto, i sogni si avverano. La bella notizia, datami da Paolo D’Antoni, ha assunto la forma di una delibera della Giunta guidata da l sindaco Franco Valenti: la via della Mamma in contrada Itria ci sarà.
Il sogno è diventato realtà.
Indescrivibile l’esplosione di gioia che ho provato. Gioia trasmessa anche alla mia famiglia e ai tanti amici con i quali mi sento spesso
Per questo mi sento di esprimere un particolare ringraziamento al nostro sindaco Dott. Franco Valenti, unitamente alla sua giunta comunale, per aver promesso ed inserito nella toponomastia cittadina la via dedicata alle nostre Mamme.
Un ringraziamento è dovuto anche al Direttore de L’Araldo, ing. Joseph Cacioppo, il quale attraverso il giornale del territorio ha appoggiato la mia richiesta-sogno.
Stimolando il dibattito e spronando la pubblica amministrazione.
Ora che la bretella che da via Itria conduce in via Cannitello, porta il nome di “via delle Mamme”, per me, per la mia famiglia e per tutte le Mamme del mondo, presenti ed assenti giustificate, è una grande festa.
Certo manca ancora la collocazione della segnaletica, ma il più è stato fatto.
Ecco perchè mi sente di far sentire la mia voce per dire: Viva, viva, viva le Mamme del mondo. E per ricordare che queste piccole-grande cose sono un motivo in più per essere un orgoglioso Margheritese.
Edoardo Gallaci