

di Joseph Cacioppo
Il sindaco di Santa Margherita di Belice Franco Valenti è disposto anche a spogliarsi dei panni di primo cittadino pur vestire quelli di dirigente. Pur di garantire il "segreto", o sarebbe meglio dire: la "riservatezza", sugli atti del Comune. Una confusione di ruolo e di merito. Nessuno pare gli abbia spiegato che rilasciare o negare copia degli atti pubblici rientra nella competenza dei dirigenti comunali e non degli organi politici. Ma tant'è. Pur di blindare gli atti pubblici (chissà se per tutti?) il sindaco Valenti rischia anche di confondere la pubblica amministrazione con un sodalizio privato.
Eppure un'apposita norma sulla trasparenza impone che gli atti pubblici siano inseriti sul sito istituzionale del Comune. Come dire: casa trasparente. Non casa "riservata". Ma la trasparenza è nemica dell'ignoranza. E così preferendo la "oscurità" alla "luce", si mantengono i cittadini nell'ignoranza. Un tuffo nel passato. Da regime borbonico. Per questo L'Araldo tenta di supplire alle carenze dell'azione amministrativa e pubblica sul proprio sito la "perimetrazione del centro abitato" approvata con delibera della giunta comunale n. 156 del 15 novembre 2006. Un atto dovuto sia perché non si trova sul sito del Comune, sia perché - forse a sua insaputa - il sindaco Valenti ha firmato una nota che ostacola l'accesso agli atti pubblici, e sia perché siamo contro l'ignoranza dovuta alla mancata conoscenza: la "luce" in alternativa della "oscurità". Qualcuno spieghi al sindaco Franco Valenti che siamo nel 2014 e che il sindaco deve essere al servizio dei cittadini. L'era dei Borboni è tramontato da un pezzo. Il ruolo dei sindaci oggi è diverso. Se ne faccia una ragione. La perimetrazione si trova alla sezione "Territorio&Burocrazia".