

Due i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Santa Margherita di Belice, previsto per oggi, di importante rilevanza per la popolazione: la costituzione dello A.R.O. (la nuova società che dovrà gestire il servizio di spazzatura) e il destino dei locali della canonica della costruenda chiesa di S. Antonio.
La costituzione dell’A.R.O. lega il paese del Cafè House agli altri tre comuni delle Terre Sicane: Menfi, Sambuca e Montevago con un filo elastico.
Il “parto”, infatti, è una sorta di ibrido: ogni Comune dell’A.R O. “Terre Sicane” si appalta e si liquida il proprio servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani, ma si sobbarca anche le spese di un “ufficio comune” gestito dall’Unione dei Comuni “Terre Sicane”.
E’ probabile che il dibattito consiliare chiarisca il perché della “necessità” di questo “ufficio comune” quando ogni Comune risponde per le proprie attività.
Attesa la presa di posizione del consigliere comunale Gaspare Viola.
L’adempimento burocratico coincide con la campagna di sensibilizzazione denominata “Tolleranza zero” avviata dal neo assessore Tanino Bonifacio.
Sulle pagine facebook è stata sollevata una questione: dove devono conferire i propri rifiuti quanti - margheritesi o ospiti - risiedono a Santa Margherita di Belice soltanto nei fine settimana? Visto che il servizio di raccolta è diluito nei vari giorni della settimana?
Altra questione sollevata da L’Araldo riguarda il conferimento delle pile scariche.
E’ probabile che nel corso del dibattito consiliare queste domande ricevano una risposta.
L’altro argomento di dibattito riguarda la destinazione dei locali della canonica della costruenda chiesa di S. Antonio. Fino a qualche giorno fa circolavano due ipotesi: una voleva i locali a disposizione della comunità ecclesiale margheritese, l’altra vedeva l’uso dei locali da parte di alcuni uffici comunali.
Il tempo e la disponibilità dei due attori di questa strapaesana vicenda, pare abbia portato ad una equa soluzione. Come dovrebbe emergere dal dibattito consiliare.