

di Rosy Abruzzo
Inaugurato il nuovo Museo Archeologico, ospitato nei locali di Palazzo Panitteri a Sambuca di Sicilia e dedicato all’antica Adranon, città di frontiera dove hanno lasciato tracce indigeni, greci e punici. Il percorso espositivo si articola nelle sale del settecentesco palazzo Panitteri, arricchito di suggestioni visive e riferimenti topografici e propone i reperti in costante dialogo col sito archeologico di Monte Adranone, collegato al museo in un itinerario di visita che assimila natura e segni dell’uomo. Ne risulta una unico che unisce paesaggio, archeologia ed antropologia. Le indagini presso il sito, a partire agli anni Sessanta, hanno permesso di portare in luce una città indigena ellenizzata, difesa da possenti mura di cinta già nel VI sec. a.C., costruita su tre terrazzi su cui si articolano la necropoli, l’abitato, le aree sacre sull’Acropoli. Le risultanze degli scavi, in parte esposte presso l’Antiquarium di Sambuca, si presentano oggi incrementate di nuove e significative testimonianze che hanno portato all’istituzione del Museo. Come il cratere a campana a figure rosse con al centro la figura ammantata con bastone che incede verso sinistra, di fronte un suonatore di flauto e coppiere, risalente al V sec. a.C. o la brocca di produzione indigena a decorazione geometrica, con la rappresentazione di un airone volto a sinistra, del VI sec. a.C.. Il percorso scientifico è stato curato da Graziella Fiorentini, già Soprintendente ed insigne studiosa, con la collaborazione di Caterina Trombi. L’iniziativa, finanziata con fondi dell’Assessorato BB.CC. del Comune di Sambuca e della Provincia Regionale, è stata realizzata dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento, col coordinamento generale del Soprintendente, Pietro Meli ed il coordinamento tecnico scientifico, il progetto museografico e di armonizzazione dell’architetto Bernardo Agrò, responsabile dell’U. O. per i Beni Archeologici. Alla Mostra di apertura dei nuovi spazi espositivi erano presenti, tra gli altri, l’Assessore ai Beni Culturali ed Identità Siciliana, Mariarita Sgarlata e il Dirigente Generale dell’omonimo Dipartimento, Sergio Gelardi.