

Alla fine la Valle del Belice, con la sua storia, cultura e territorio, dovrà inchinarsi al business del petrolio? L’interrogativo è d’obbligo, visto che l’iter burocratico per avviare i primi sondaggi continua inesorabile.
Come ha segnalato l’associazione L’AltraSciacca sul suo sito
la Regione Siciliana ha già dato un primo parere.
La nota di commento riferisce, con precisione di dettaglio, che i rilievi mossi dai Comuni di Santa Margherita di Belice e di Montevago non sono stati presi in considerazione.
La via del petrolio corre più veloce della legalità? Il Comitato spontaneo contro le trivellazioni avanza numerose perplessità. Tra le tante – riprendendo le argomentazioni del Comune di Santa Margherita di Belice - denuncia una presunta violazione della legge sulla trasparenza amministrativa: L. 241/90 (recepita in Sicilia dalla L.R. 10/91).
Viene da chiedersi se al Comitato spontaneo risulti che le stesse norme sulla trasparenza amministrativa siano regolarmente applicate dai Comuni che hanno presentato il ricorso contro le trivellazioni. E se la VIA (valutazione impatto ambientale) abbia tenuto conto delle peculiarità del territorio.
Il commento de L.AltraSciacca non riferisce delle posizioni prese dai maggiori operatori economici del territorio: Donnafugata, Settesoli, Planeta, Mezza Corona (Feudo Arancio). Ovvero se le Soprintendenze ai BB.CC.AA. che hanno competenza sul territorio interessato dalle ricerche si siano pronunciate.