

Fine anno amaro per Santa Margherita di Belice. Il Presepe Vivente non è stato allestito. La crisi deve aver colpito anche il volontariato.
Non dovrebbe avere nessun collegamento con la crisi, invece, il mancato arredo di piazza Matteotti. Pare che da sette mesi il progetto, già finanziato, per l’acquisto dell’arredo del “salotto” del paese del Gattopardo si trovi sulla scrivania dell’assessore ai lavori pubblici. Ma da maggio ad oggi non ha fatto nessun passo avanti. Sempre da sette mesi aspetta una soluzione (dopo che sono passati invano cinque anni) la sistemazione dell’ingresso di Porta Nuova (ex Porta Reale). Lo steccato di sicurezza si è adagiato su se stesso e non assolve più la sua funzione iniziale. Anzi esso stesso rappresenta un pericolo per la sicurezza.
Stessa sorte investe Palazzo Scaminaci, una “perla architettonica” del centro storico margheritese. Ai cinque anni di totale abbandono, fanno seguito ulteriori sette mesi in cui l’assessore ai lavori pubblici non ha saputo porre rimedio. L’edificio è ricettacolo di immondizia, i suoi accessi non sono custoditi. Eppure tutta la campagna elettorale ha puntato sul decoro cittadino. L’assessore Leo Ventimiglia deve essersi distratto, ma anche i capogruppi consiliari Baldo Portolano e Giorgio Mangiaracina non hanno brillati per attenzione. Solo il blog “Il Movimento” ha provato ad attirare l’attenzione sullo stato in cui versa uno dei principali ingressi del paese. Nel disinteresse di tanti. Primi fra tutti le associazioni culturali e l’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Speriamo che, se non Babbo Natale, almeno la Befana accolga la richiesta di quei margheritesi che vorrebbero per il loro paese un po’ più di attenzione.