

Riceviamo e pubblichiamo
Se sei un cittadino margheritese e condividi i punti da me elencati, e che dovrebbero rappresentare la priorità nel dibattito di queste settimane, fai copia e incolla nella tua bacheca facebook. A mio avviso i veri problemi di Santa Margherita di Belìce, ai quali le classi dirigenti, passate e presenti, non sanno dare risposte concrete sono questi:
1) problema amianto;
2) recupero del vecchio centro abitato di Santa Margherita di Belìce (ruderi S. Vito e S. Calogero);
3) palazzo Saieva (è da una vita che se ne parla);
4) ingressi al paese di Santa Margherita Belice;
5) ricostruzione incompiuta dopo 44 anni (nella zona ex baraccopoli Pasotti mancano le opere di urbanizzazione quali strade, fogne);
6) oneri concessori (si paga troppo ed anche quando non è dovuto);
7) agricoltura (mentre negli altri comuni limitrofi a suo tempo sono state fatte le strade, a Santa Margherita quelle esistenti sono quasi inaccessibili con i trattori, figuriamoci con le autovetture. Addirittura, per l’incuria e la mancata manutenzione, molte strade non esistono più);
8) messa in sicurezza del Cafè House;
9) richiedere alla Sovrintendenza ai beni culturali di consegnare i beni archeologici trovati nelle campagne di Santa Margherita e ad oggi custoditi nei musei di Agrigento, Trapani e Palermo. Chiederne la restituzione per conservarli ed esporli in un nostro museo.
10) notizie certe sul destino del centro medico (ospedaletto);
11) maggiore manutenzione della viabilità cittadina;
12) completamento definitivo della Chiesa S. Antonio Abate;
13) promozione del carnevale margheritese. Dopo 24 edizioni ancora non è stato istituito un apposito capitolo di spesa nel bilancio comunale dedicato al carnevale margheritese;
14) una nuova sede per il comune di Santa Margherita Belice. L’attuale sede non è nata per ospitare gli uffici comunali a vita, ma dovrebbe essere usata per scopi, turistici, museali, espositivi e culturali;
15) spegnere tutti le lampade dell'illuminazione pubblica nelle zone non abitate al fine di ridurre lo spreco di energia elettrica. Il cui costo, alla fine, si scarica sulle tasche di tutti i cittadini;
16) sfruttare le numerose sorgenti di acqua che ricadono nel nostro territorio. Ad esempio l'acqua della sorgente S. Nicola appartiene al nostro comune che non ne fa alcun uso. Eppure potrebbe essere sfruttata in agricoltura con una progettazione adeguata;
17) apertura al pubblico, soprattutto nei mesi estivi, della villa Gattopardo e di quella comunale. Specialmente la sera quando le persone più anziane sono soliti fare una passeggiata. Luoghi, questi, dove molti genitori potrebbero portare i propri figli a giocare utilizzando i vari giochi che vi si trovano all’interno. Da molti anni, invece, abbiamo assistito ad una inspiegabile chiusura di questi spazi verdi;
18) riapertura del mercato del contadino.
Cordiali saluti, Michele Ciccione