

di Silvia Casola
La scelta della data dell'8 Marzo per festeggiare la Donna, non è casuale, infatti proprio in questa data nel lontano 1929, negli Stati Uniti, in una fabbrica tessile ad alta concentrazione di lavoratrici, ci fu un grande incendio propagatosi nello stabilimento a causa della mancanza di sistemi di sicurezza e delle cattive condizioni lavorative in cui erano costretti a lavorare i dipendenti. Il disastro causò la morte di una larga parte di lavoratori, una percentuale altissima era composta da donne di età compresa fra i 18 e i 25 anni, morte soffocate prima di riuscire a raggiungere l'uscita, che era stata sbarrata dal di fuori in modo che gli operai non potessero uscire durante l'orario di lavoro.
Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.
Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa, le associazioni femminili organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione femminile.
Ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, e magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del '29.