

di Emanuele A. Borrometi
E’ l’alba del 6 novembre 2011 e sta per aver inizio la maratona di New York. I corridori sono già sulla linea di partenza e tra loro, a rappresentare l’Italia, c’è anche Vito Borrometi, margheritese che vive a Roma. E’ pronto, è carico, è determinato e nella sua testa si affollano tanti pensieri. Ripensa ai tanti allenamenti, alle tante fatiche e ai tanti sacrifici che l’hanno portato a questo evento.
La maratona è partita e per Vito inizia una della sfide più difficili della sua vita: 42 km non sono pochi! Si passa per il ponte di Vernazzano, poi per Brooklyn, per il Queens, dove già avvengono i primi ritiri, per Harlem fino al Bronx e poi finalmente Central Park dove è previsto l’arrivo. Ai lati del percorso la gente non esita a sostenerti, a starti vicino, per loro sei un amico anche se non ti conoscono: è un’atmosfera bellissima fatta di grida e di musica. Dopo 5 ore di gara, Vito ce l’ha fatta! E’ arrivato a Central Park tra gli applausi di tutti: è esausto, distrutto. Riesce a malapena a reggersi in piedi, ma è orgoglioso della sua impresa. Ha vinto la sfida con se stesso …. È lui il vincitore per tutti noi!